Quando si parla di complementi d’arredo dedicati ad uffici e studi professionali, è importante ricordare che non sono tutti uguali. Questi, infatti, si suddividono in diverse categorie, a seconda del contesto di destinazione e delle loro caratteristiche specifiche. Ma quali sono le principali distinzioni da effettuare? Una delle più importanti, sicuramente, è quella tra mobili direzionali e operativi. Ma vediamo nei dettagli come riconoscerli.
Mobili ufficio direzionali? Ecco ciò che differenzia un contesto direzionale da uno operativo
Proprio come suggerito dalla stessa denominazione, un ufficio direzionale è un ambiente in cui tutto il mobilio, dalle sedute alla scrivania, è appositamente concepito per scopi rappresentativi. Risponde, infatti, alle esigenze dei dirigenti e delle figure di spicco all’interno di un’azienda.
I mobili direzionali sono selezionati scrupolosamente, sono raffinati, eleganti e rifiniti nei minimi particolari. Si distinguono per un’estetica ricercata, in grado di trasmettere professionalità e autorevolezza. Del resto, rappresentano il vero e proprio biglietto da visita per l’ufficio in questione.
Per ciò che concerne gli arredi operativi, invece, sono dedicati alle stanze in cui lavorano gli impiegati. Essenziali e lineari, devono unire versatilità e comfort. In questo caso, infatti, l’accento è posto più sulla praticità, proprio perché l’operatore li utilizza per la maggior parte della giornata.
Le scrivanie operative e direzionali, due complementi d’arredo con funzioni differenti
I modelli di scrivania destinati agli uffici direzionali hanno dimensioni imponenti e, solitamente, non sono mai ad angolo. Sono realizzati con materiali di pregio, dal cristallo al legno massello. Inoltre, sono protetti da specifici trattamenti, come l’antigraffio o l’antiriflesso, così da renderli durevoli e resistenti.
Eleganti ma allo stesso tempo funzionali, sono equipaggiati con allunghi laterali, mobili ufficio di servizio o cassettiere incorporate. Si tratta di accessori indispensabili, che permettono di avere sempre tutto il necessario a portata di mano, mantenendo ordinata la postazione di lavoro.
Totalmente diverse dai mobili direzionali sono le scrivanie operative. Queste, infatti, sono pratiche, minimali e coniugano ergonomia e prezzi decisamente più abbordabili. Solitamente realizzate in lamiera di metallo o melaminico, possono essere singole, ideali per gli uffici dalle dimensioni più ridotte o per l’allestimento del proprio studio casalingo.
Ma esistono anche modelli a due postazioni. Sono ottimi per gli uffici open-space poiché favoriscono il confronto e l’interscambio di idee tra collaboratori, differenziandosi dalla scrivania direzionale.
E per quanto riguarda le sedute? Dalle classiche sedie con ruote alle poltrone nei mobili direzionali per ufficio
È opportuno effettuare una distinzione anche per ciò che riguarda le sedie. Tanto per cominciare, quelle direzionali, destinate a manager e direttori, devono rispondere a determinati requisiti estetici senza, chiaramente, rinunciare all’ergonomia.
In pelle o eco-pelle, trasmettono immediatamente eleganza e autorevolezza. Declinate nelle nuance di nero e marrone, si abbinano alla perfezione con gli altri arredi presenti nel locale. Le poltrone ergonomiche direzionali, poi, sono dotate di schienale completamente regolabile, nonché di braccioli e poggiatesta imbottiti.
E le sedie operative? Più semplici e lineari, sono destinate ad ospitare i dipendenti per l’intera giornata lavorativa. Confortevoli ed ergonomiche, sono generalmente rivestite in tessuto traspirante. Infine, per garantire in ogni momento una postura corretta sono totalmente regolabili, sia per quanto riguarda l’altezza che l’inclinazione.