L’open space, tipologia di ufficio nata negli anni ’90 nella Silicon Valley ed esportata poi in tutto il mondo, rappresenta al giorno d’oggi un vero e proprio modello di lavoro. Spazi ampi, aperti e luminosi sono in grado di favorire la creatività e soprattutto la collaborazione fra colleghi e team operativi diversi. Si tratta senz’altro di un ambiente stimolante, che tuttavia potrebbe diventare caotico, rumoroso e trasformarsi in un luogo in cui la privacy è azzerata. Ma come arredare un ufficio open space in modo efficace?
Per evitare problemi e spiacevoli inconvenienti occorre scegliere i mobili giusti, sfruttare al meglio tutti gli spazi a disposizione. E organizzare le postazioni lavoro ufficio nella maniera più funzionale possibile, in modo da garantire sia il comfort che l’intimità di chi ci lavora quotidianamente.
Dividere open space scegliendo pannelli divisori e fonoassorbenti
I primi complementi d’arredo da scegliere per dividere open space sono senza dubbio i pannelli divisori. Essi permettono di ricavare delle zone più piccole, in grado di tutelare maggiormente la privacy.
Sono anche molto utili per isolare i rumori. Ne esistono di moltissimi tipi, ad esempio in legno oppure in plexiglass. Questi ultimi sono generalmente trasparenti e pur dividendo gli spazi non li chiudono alla vista rendendoli claustrofobici.
In alternativa si può optare anche per delle librerie o per degli armadietti, che oltre a suddividere gli ambienti avranno anche la funzione di archiviare documenti, faldoni e cancelleria. O ancora, le pareti divisorie manovrabili possono essere spostate in qualsiasi momento a seconda delle esigenze.
Tutti i mobili necessari per uffici open space
L’arredamento per l’ufficio open space non differisce molto da quello che si usa nelle postazioni “tradizionali”. Tuttavia, trattandosi di un ambiente condiviso, i mobili devono essere posizionati diversamente, in modo più consono e adeguato in base alla situazione.
1. Scrivanie operative. Oltre che ergonomia e flessibilità, devono assicurare il massimo comfort e ovviamente favorire la produttività. Infatti, sono pensate per chi lavora tutto il giorno davanti al computer. Naturalmente offrono anche lo spazio necessario per appoggiarvi documenti, fogli e altro materiale utile all’attività lavorativa. Negli open space si incontrano anche soluzioni continuative, dalle quali si ricavano diverse postazioni, ad esempio per i collaboratori di uno stesso team.
2. Sedie ergonomiche. Il fattore benessere va di pari passo con la comodità. È per questo che le sedute scelte devono garantire il miglior supporto alla schiena e a tutti i muscoli coinvolti, onde evitare dolori spiacevoli. Devono essere regolabili sia in altezza che in inclinazione, e lo stesso discorso vale anche per i braccioli. Le ruote, in particolare in un open space, sono fondamentali per consentire al lavoratore di spostarsi agevolmente.
3. Librerie, pareti attrezzate, strutture per l’archiviazione. I mobili contenitori o le librerie non solo hanno un gradevole impatto estetico, ma sono indispensabili in un ufficio poiché permettono di contenere e archiviare ordinatamente documenti, cartellette e cancelleria. Anche le pareti attrezzate con ripiani e mensole si prestano benissimo a questa funzione.
Naturalmente, in un open space non devono mancare gli accessori come orologi, quadri e piante, e nemmeno le poltrone, ideali ad esempio nelle sale d’aspetto. Ciò che conta è scegliere non solo complementi d’arredo funzionali e che garantiscano la massima produttività, ma anche in linea con l’identità e lo stile dell’azienda.